È trascorso poco più di un mese da quando, nel caldo torrido della stazione Venezia-Mestre, ci siamo lasciati alle spalle un’esperienza ricca di emozioni come poche altre: la 58a edizione del “Chorwettbewerb” di Spittal an der Drau, ambito concorso internazionale austriaco che quest’anno ha visto protagonisti, oltre noi, cinque preparatissimi cori provenienti da Svezia, Slovenia, Polonia, Paesi Baschi e Indonesia.

Quattro giorni di gara, quattro riconoscimenti importanti portati a casa. In prima battuta, il Primo Premio nella Categoria “Canto Popolare”, quasi un unicum nella storia del Musicanova, che ci ha fatto rivivere le stesse sensazioni della straordinaria vittoria di Tours nel 2017, grazie alla quale si spalancarono le porte per il Gran Premio Europeo di Maribor del 2018. E ancora, la medaglia d’argento nella Categoria “Canto Artistico”, ad appannaggio di un bravissimo coro indonesiano per appena mezzo punto.

Ma è stato il pubblico ad essere il premio più inaspettato e, proprio per questo, quello che più ci ha resi orgogliosi del percorso fatto durante il concorso. I cittadini di Spittal hanno votato per la cultura musicale italiana, lasciandosi trasportare dalle emozioni suscitate da brani come “Ciao Bella, Ciao” e dall’Ouverture de “Il Barbiere di Siviglia”, con un finale a dir poco commovente. Durante l’ultima esibizione di “Ciao Bella, Ciao”, infatti, tutto il pubblico, diretto dal nostro Maestro Fabrizio Barchi, si è unito a noi in una voce sola, dando dimostrazione della profonda ammirazione per la nostra tradizione musicale.

Ai tre premi ufficiali, infine, si è aggiunto un altro prestigioso riconoscimento: la nostra interpretazione di “O rossignuol, ch’in queste verdi fronde” di Claudio Monteverdi, tra i brani d’obbligo del concorso, è stata ritenuta dai giurati la migliore tra quelle offerte dai cori in gara.

Come descrivere delle emozioni così forti in così poche righe? Forse non si può. Ma ciò che è certo è che quelli di Spittal resteranno dei giorni indimenticabili, in cui si abbracciavano e gioivano dei veri amici, e non soltanto un gruppo polifonico che da anni sta dimostrando di essere uno dei migliori in circolazione.

Penso che sia proprio questa la nostra forza inesauribile: l’amicizia profonda tra dei ragazzi che condividono la passione più bella che c’è, quella del “bel canto”, attraverso un percorso che ha portato dei liceali, dopo tanti anni di studio e di concerti, a calcare palcoscenici di rango internazionale. Il tutto, mosso dall’amore verso il coro e da un profondo sentimento di fratellanza.

Ciò che ci auguriamo è che la magia che muove il coro Musicanova possa essere tramandata ancora per molto, riempiendo di passione e fervore l’animo di tutte le generazioni future, in un filo conduttore che vede proprio nell’amicizia la sua “lux perpetua”.

Francesco Mangiarotti