Il 2020 è appena cominciato, ma le attività dell’associazione e del coro Musicanova sono già ripartite intensamente, in vista di tanti nuovi progetti che vi sveleremo più avanti.

Prima, però, vogliamo fermarci per un istante e voltarci indietro per guardare il nostro passato più recente. È trascorso poco più di un mese dal nostro ultimo concerto, la grande festa di Natale del 22 dicembre con tutti i cori dell’associazione ospitata dalla parrocchia dei Santi Cirillo e Metodio, a Dragoncello. Un evento che ha chiuso in modo splendido il nostro ventennale, e che più di tutti i precedenti ha evidenziato qual è l’obiettivo che scandisce ogni momento della nostra attività: creare e mantenere radicato un forte senso di comunità attraverso la bellezza che la musica corale riesce a far risplendere.

Una consapevolezza che si è fatta ancora più forte alla fine del concerto, quando tutti i cori si sono riuniti sull’altare per augurare un buon Natale in musica al pubblico che ha gremito la chiesa. Le differenze generazionali si sono annullate in un colpo solo: il più piccolo cantore delle tenerissime Notine, improvvisamente, è diventato un tutt’uno con il più anziano componente del coro Musicanova. Ognuno si è sentito uguale all’altro, mosso dallo stesso desiderio di esprimere la propria gioia nel sentirsi parte di una piccola società, innamorata della magica combinazione delle sette note.

Una comunità pronta ad abbracciare chiunque voglia avvicinarsi al meraviglioso mondo della coralità, e che riaccoglie con calore anche chi non ne è più parte attiva, come i tanti ex coristi del Musicanova che a sorpresa ci hanno raggiunto sull’altare alla fine del concerto. Un regalo bellissimo per tutti noi, e in particolare per il nostro direttore, Fabrizio Barchi, che con amore, dedizione e pazienza ha dedicato tutta la sua carriera ai ragazzi, non formandoci soltanto come coristi ma soprattutto offrendoci preziosi insegnamenti di vita di cui fare tesoro.

Tutte le emozioni vissute durante l’ultimo concerto del 2019 fanno correre il pensiero alle parole di un compositore a noi molto caro, John Rutter. Il musicista inglese in un’intervista dichiarò: “La musica corale è qualcosa che va dritta al cuore della nostra umanità, al senso della nostra comunità e alle nostre anime. Quando canti, mostri la tua anima in forma di canzone. E quando ti riunisci con altri cantanti, il coro diventa più della somma delle singole parti”. Ecco, quella serata indimenticabile ha confermato in pieno la verità di ogni sua parola: 100 voci, generazioni diverse, hanno dato vita a una sola anima, in un contesto di totale armonia.

La nostra avventura continua, e l’associazione Musicanova inizia il 2020 con l’intento di scrivere un nuovo appassionante capitolo della sua storia con il fondamentale contributo dei suoi 6 cori. Continueremo a fare comunità, ricordando l’insegnamento dei tanti cantori che hanno permesso di rendere grande la nostra realtà, pronti al contempo a dare ognuno il proprio apporto per rafforzarla: ricordando l’indimenticato Pierangelo Bertoli, avanzeremo “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.